Dalla Rivista FLY LINE – N. 6 Novembre-Dicembre 2016

"Serata mondana"

Cronaca della serata mondana dell'ultimo dell'anno dei PaM


Invitato non ricordo da chi, accetto con piacere e curiosità di partecipare alla festa dell'ultimo dell'anno organizzata da una nota Ditta del settore pesca a mosca. Questa la cronaca.

     Ore 21,00  - Inizio della serata dopo aver fatto una lunga e accurata doccia, (per togliersi di dosso  il puzzo di pesce) essersi rasati a dovere, pettinati quei quattro peli per chi  ancora  ne ha e  aver indossato il gilet da pesca appena inamidato e il foulard di seta  in tinta.
Nell'attesa, impazienti che le nostre signore -sempre in ritardo-  abbiano finito la messa in piega  iniziata alle 15 per dei  capelli dai colori più improbabili  che farebbero impallidire una "Peter Ross" o una "Tricolor" nonché  di agghindarsi e imbellettarsi,  ma che ora ci appaiono in tutto il loro splendore  levitando su una nuvola di Chanel n.5 che lascia una scia come una sedge che draga……(harf!…ho ripreso fiato)  noi al morsetto abbiamo costruito al volo tre ninfe e due emergenti per il non si sa mai.
Ora siamo pronti, ma pieni di peluzzi di cul de canard… non ci resta che calzare il cappellino dalla lunga visiera sbertucciata e consunta, unta e bisunta, testimone e garante di una lunga carriera da pam. E guai a chi me la tocca! Neh!
Per alcuni, specie i più gaudenti, (hem!) momenti di panico quando all'ultimo istante  si accorgono che i waders  traspiranti della festa dello scorso anno non gli entrano più, tirano troppo sulla pancia e nel popòw  e dunque sono costretti ad indossare alla disperata quelli vecchi (meno male che non li ho buttati , con quel che costavano!) con diverse toppe e  peciotte bene in vista e che camuffano con  vari distintivi del  Club per non passare da pezzenti, o peggio, dei fuori-moda.
Per l'occasione all'occhiello, anziché il boccettino di silicone spry, invidiatoci per anni dalle nostre  signore con i balconcini  avvizziti ,  si riesibiscono i distintivi,  le onorificenze sociali e  le patacche da pesca che negli ultimi 364 giorni hanno sonnecchiato  dimenticati  nel cassetto del comò o lì nascosti per quel minimo di buon gusto per chi ancora ne ha.

    Ore 21,15 - Ritrovo con gli altri invitati, marmaglia chiassosa di amici, colleghi, ex bracconieri,  Maestri di lancio super diplomati o addirittura laureati,  nonché gli accademici,  i santoni dell'etica alieutica,  i Personaggi noti o presunti tali, i Presidenti o responsabili di associazioni di pesca o di riserve esclusive nonché gli ignoti scalatori di notorietà  con tanta fame di fama.
Salameleccchi a destra e a manca, sorrisi di circostanza, anche  sguardi diffidenti se non addirittura in cagnesco con alcuni facendo finta di non riconoscerli e approcci di arruffianamento con quegli ultimi (i proprietari di riserve) per sgraffignare  un permesso  gratis o uno sconticino  per le pescate dell'anno a venire.
Dialetti da tutta Italia, sorrisi anche sinceri, pacche sulle spalle e qualche abbraccio caloroso o ipocrite strette di mano formali e di sufficienza.  Bolgia da stadio, anzi, da riserva No-kill.
Occhiate furtive, a volte reiterate e un pò allupate nei  generosi decoltè delle prosperose giovani signore al seguito dei giovani mariti  pluri-diplomati  in lancio, stralancio e posa, vanto e promessa della Pesca a Mosca Italiana secondo i dettami dell'Italian Style, ora troppo impegnati nelle public relation e più interessati al pelo di foca siberiana per realizzare  mosche esclusive che "all'altro più casareccio" e che in bustine viene venduto sottobanco da un equivoco figuro che asserisce non averle uccise, ma spelate vive, solo un pochino, qua e là,  una per una, lì , direttamente sul "pack"  mentre loro ridevano pensando che fosse il solletico.

     Ore 21,30 - L'efficiente servizio di catering organizzato dalla FIPSAS autoinvitatasi come al suo solito, e con il suo stuolo di guarderebbe-pesca stipendiati   a contratto perenne, coadiuvati dai colleghi, le famigerate, volatili  guardie venatorie provinciali, per l'occasione un po’ spaesate per dover lavorare almeno un giorno e per di più prefestivo,  inizia a far girare fra gli invitati numerosi  calici di Prosecco di dubbia qualità, ma alla temperatura giusta.
Non mancano tartine al salmone, al caviale e alla trota mediterranea o marmorata che dopo anni di repressione e  C&R spariscono in un battibaleno. Chissà da dove vengono….
 Molto apprezzati dai PaM di ultima generazione anche  i crostini a base di uova di carpa, di siluro e di stronzordo, un nuovo pesce  importato dal  Kazzakistan , immune a inquinamenti (e persino all'acqua) che verrà seminato a breve per il ripopolamento dei fiumi  agonizzanti e la gioia dei nuovi pescatori con l'imitazione della larva di mosca carnaria, (basta sia "fly" e tutto è ammesso)  nuova espressione della PaM alla "io menefrego, basta bucare".
Qualcuno, raccomandato dagli organizzatori, e dimentico delle proprie filippiche in merito agli ami senza ardiglione, guadini siliconici e divieto assoluto di foto ai pesci,  in una saletta separata, sottobanco sgraffigna diverse tartine al temolo blu pescato in periodo di divieto. Piatto esclusivo e proibito (appunto!) Ma tanto non l'hanno pescato loro e se non lo mangio io, lo mangia un altro,  e dunque le coscienze sono ok.
Al  momento dello stappare delle bottiglie di spumante si assiste al fuggi, fuggi di alcuni che si intrufolano fra scarpe, gonne e pantaloni degli invitati per accaparrarsi da terra i  tappi di sughero, indispensabili  in futuro come strike indicator d'emergenza e per la serie tutto fa brodo.
Gli Accademici e i Master del  lancio, riconoscibili per l'aura di santità che li avvolge e per la fusciacca tricolore d'ordinanza,  con  su  ricamato un temolo pinna blu,  o vera fario mediterranea a seconda del territorio di provenienza, dispensano -oltre ai propri biglietti da visita con secondi fini palesi-  sorrisi a destra e a manca, talvolta benedicendo,  raccogliendo le espressioni  di ammirazione e l'accondiscendenza ruffiana dei proseliti  in adorazione e  in  estasi.  Pare che alcuni di questi, dopo aver stretto o baciato la mano del "Maestro" si asterranno dalle abluzioni per il proseguo dei  loro giorni, baciandosela a loro volta tutte le sere prima di dormire.
In altra sala i garisti, recenti campioni di pesca a mosca, danno sfoggio delle  loro arti segrete, trucchi  e marchingegni  a una platea di neofiti e aspiranti catturatori  avidi di trotelle, boghe o carassi  di qualsiasi  misura, basta che respirino.  Nella sala aleggia  uno strano odore ammoniacale tipico dei bigattini che evidentemente, negli anni passati  pare ne abbia saturato le vesti e non solo.
Un paio di autori degli ultimi libri sulla mosca girano come falchi, con in mano una lunga penna  per rilasciare dediche e autografi  non richiesti. Quasi tutti  li evitano per  non dover ammettere di non averli manco comprati quei libri, né  tantomeno letti…..

     Ore 22,00 - Un commerciante del settore, noto logorroico e particolarmente sfrontato, con scarso senso della misura, approfittando di un momento di pausa per la proiezione di un filmato, viene beccato in flagrante a distribuire "a raffica" a destra e a manca  biglietti da visita e buoni sconto agli intervenuti, con promesse di occasioni e promozioni vantaggiose. Non contento della figura di cacca appena fatta continua ad esibirsi  in barzellette sconce, fuori luogo e inopportune che non fanno ridere nessuno, se non  lui.
In un angolo della sala un attempato  invitato furtivamente mostra sottobanco a un capannello di giovani allievi arrapati  le foto dei grossi pesci pescati  recentemente  durante un fine settimana nel laghetto di Vattelappesca. Naturalmente è a provvigione….
Poco oltre, in posizione strategica, fra il tavolo delle tartine e quello dei dolci, in agguato c'è il banchino di un  venditore di mosche intrufolatosi anche quest'anno……

      Ore 22,10 - Mentre continuano i "giri" di Prosecco, sempre meno fresco, ha inizio la proiezione di un filmato di intrattenimento propedeutico  dove il Gran Maestro Giapponese
 'Na Boga Mi Tira dà dimostrazione e lezione sulla tecnica  del tenkara di  ultima moda.
 Di fronte ai virtuosismi e alle trotelle di 20 cm. catturate, alcuni svengono per la troppa emozione. Un famoso personaggio, particolarmente sensibile,  per l'invidia verrà addirittura assalito dalle convulsioni e dovrà essere portato fuori a braccia. Sarà rimesso in sesto con un clistere di camomilla tiepida e la promessa di un fine settimana a pesca gratis nei famosi laghetti "Fariolona".

      Ore 22,30 - Il Prosecco a stomaco vuoto comincia a fare i suoi effetti,  le bischerate imperversano e la taglia dei pesci pescati e raccontati  aumenta esponenzialmente. Alcuni arrivano ad esibire miserrimi fotomontaggi di catture impossibili. Indubbiamente il clima va sciogliendosi in aneddoti  inverosimili e barzellette da caserma. Gli "amici di bevande" con l'assiduo esempio e reiterato interesse davanti al buffet e ai beveraggi sembrano voler sottolineare  e enfatizzare  il proprio soprannome. E hanno la nostra comprensione.
Venuto appositamente dall'estero, sale sul palco e prende la parola l'ultimo, nuovo, famoso  maestro di costruzione mosche  (l'ultimo -per ora-  della lunga, infinita serie) che deve tenere una breve dissertazione sulla validità del  montaggio "alla come dice lui". L'argomento gli prende la mano e anziché i "5 minutini" promessi parla per oltre mezz'ora. Alcuni danno segni di impazienza,  affiora qualche sbadiglio, per noia o per fame non si sa, mentre alcune signore, non viste si tolgono le scarpe sotto ai tavoli  per  via dei  piedi che  si gonfiano e altre vanno in bagno in coppia, (non ho mai capito perché sempre in due!) a rifarsi il trucco o i fatti loro.  L'esibizione dell'esperto "me la faccio da solo" finisce fra applausi di circostanza e rare ipocrite, sfrontate  richieste di bis.

      Ore 23,05 - Lo "sdelen-sdelen" di un campanaccio da alpeggio invita tutti a tavola e si assiste a un nuovo fuggi, fuggi con spintoni e gomitate nel costato e nelle gengive. Ciascuno ambisce accaparrarsi un tavolo in particolare,  un posto  esclusivo per soddisfare i propri interessi, o preferenze,  per promuovere pubbliche relazioni o evitare  i logorroici rompicoglioni sempre in agguato e  soprattutto gli esperti del " lo so io".
Ma sui tavoli campeggiano vistosi cartelli: sono riservati ora alla Redazione di Pipam, ora ai piallatori di bambu, oppure  ai fly tiers famosi, ai  maestri,  istruttori e responsabili delle scuole di lancio,  agli scrittori, giornalisti, editori e articolisti di pesca a mosca, ai gestori delle riserve no-kill, alle varie Autorità del settore, ai Presidenti di Club e Associazioni, ai proseliti delle due mani  (riferite alla canna, ovviamente) agli specialisti del tenkara,  e perfino ai lanciatori a filo, ai garisti di pesca a mosca,  ai fedelissimi del tungsteno, dello strike indicator e perdigones,  agli appassionati di siluri, agli entusiasti delle pasturazioni preventive, ai tessitori di code in seta e crine di cavallo e ai predicatori di bon ton .
Ma porc….….mi guardo intorno, cerco in giro,  non c'è più una sedia libera. Pare proprio  che per un  anonimo pescatore qualsiasi non ci sia più  posto… e resto in piedi, solo e spaesato come un birillo, (leggi bischero) mentre iniziano le note del Valzer di Strauss suonato dell'orchestra "Balla che ti passa".




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